Il ministero della Giustizia chiarisce che la ricerca online dei beni da pignorare affidata all’ufficiale giudiziario sconta il contributo unificato e va pagata tramite il portale dei servizi telematici.

Il Ministero della Giustizia ha recentemente specificato che il procedimento di ricerca online di beni da pignorare affida responsabilità addizionali all’Ufficiale Giudiziario. Questo processo coinvolge il pagamento del contributo unificato tramite il Portale dei Servizi Telematici (PST), come indicato nella circolare emessa il 17 giugno 2024. La missiva chiariva i procedimenti in risposta a un quesito sollevato dal presidente del Tribunale di Avellino e dal presidente della Corte d’Appello di Napoli.

Il quesito riguardava principalmente la questione se l’Ufficiale Giudiziario dovesse verificare il pagamento, secondo quanto stabilito dall’art. 492-bis, primo comma, c.p.c., del contributo unificato, e il ruolo del Tribunale in caso di mancato pagamento. Una domanda aggiuntiva riguardava la possibilità di applicare l’imposta di bollo in tali contesti, sottolineando una necessità di chiarimenti in merito alla natura del tributo.

La circolare ministeriale sottolinea come l’art. 492-bis c.p.c., emendato dalla Riforma Cartabia tramite il d.lgs. 10 ottobre 2022, n.149, delinea nel dettaglio il processo di ricerca telematica. Il contributo unificato di EUR 43 era stato confermato ai sensi dell’art. 13, comma 1-quinquies, d.P.R. 30 maggio 2002, n.115.

Prima dell’entrata in vigore della riforma, l’autorizzazione per eseguire ricerche telematiche era necessaria da parte del Capo dell’Ufficio Giudiziario competente, basando la competenza geografica sui dati di residenza o sede del debitore. Questo causava l’apertura di un procedimento ufficiale, comportante quindi il pagamento del contributo unificato che veniva gestito dalla cancelleria del Tribunale.

Con la Riforma Cartabia, tali obblighi sono stati semplificati. Non è più necessaria l’autorizzazione preventiva del Presidente del Tribunale, e la verifica della correttezza del pagamento è ora demandata agli Ufficiali Giudiziari tramite il PST. Questo cambio di responsabilità ha reso più efficiente il processo, allentando la mole di lavoro sulle sedi giurisdizionali.

Per facilitare il versamento del contributo, il PST fornisce agli Avvocati registrati strumenti per generare autonomamente l’avviso di pagamento. Dopo il pagamento, le ricevute scaricabili in formato XML e PDF costituiscono prove del versamento effettuato, consentendo una gestione più fluida delle pratiche presso gli UNEP.

Va inoltre chiarito che, sebbene il mancato versamento non impedisca formalmente la presentazione di un’istanza di pignoramento, gli Ufficiali Giudiziari sono incaricati di avviare una procedura di recupero del credito, attivando Equitalia Giustizia se necessario. Questa misura intende evitare danni erariali e assicura il rispetto degli oneri fiscali da parte dei richiedenti.


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